19 novembre 2011







ELISIRart

presenta



RODOLFO ROCCA

ANIMAL LANDSCAPE

photo exhibition




Galleria RILIEVI contemporary art
Via della Reginella 1a, Roma | 06.95223340


dal 25 novembre al 4 dicembre 2011
dal martedì alla domenica, ore 14/19 | altri orari su appuntamento


inaugurazione venerdì 25 novembre, dalle ore 18,30



Cavallo, cane, gatto, mucca, pavone, anatra” parole che evocano immediatamente e in modo inequivocabile una determinata immagine, associandosi a idee e forme condivise in quanto riscontrabili in esperienze dirette, basate su dati reali e verificabili per cui è facile intendersi. Ciò vale, in effetti, per il referente di tipo reale esistente o esistito, come un cane o un dinosauro, ma anche per il referente di tipo immaginativo, come un drago o una chimera, che nessuno ha mai “conosciuto” direttamente ma che, attraverso rappresentazioni e storie riportate nel tempo, risulta in genere riconoscibile da chiunque cosicché, attraverso processi condivisi, la fantasia stessa tende ad assumere consistenza reale. Ma quando si perlustra il soggetto a distanza ravvicinata, evitando la morfologia complessiva per estrapolarne particolari emergenti e abbandonando la riconoscibilità immediata, si entra in un mondo diverso in cui il dato reale perde di significato oggettivo assumendo valore astratto, simbolico o analogico. È allora che la porzione di questo particolare territorio, considerato dal punto di vista prospettico o descrittivo, trattato con senso affettivo ed associato a valutazioni di ordine diverso, diventa un paesaggio che, come tale, può essere “incantevole”, “squallido”, “pittoresco”, “melanconico”, se riportato a valutazioni di ordine artistico o estetico oppure “montano”, “desertico”, “lunare” se riferito a valutazioni di ordine geografico. È vero, infatti, che il paesaggio può essere letto indifferentemente da entrambi i punti di vista legati a stati diversificati : di tipo affettivo-soggettivo connessi alla vita interiore o di tipo cognitivo-oggettivo riferibili al corso esperienziale ancorché le due visuali possano arrivare ad integrarsi in un piano organico percettivo-intellettivo senza il prevalere dell’una sull’altra. È così che si entra in un campo di natura pittorica nel quale manti villosi o scabri, uniti o pezzati, livree piumose o lanose, crini folti o sfibrati, ciuffi di peli o di setole, pellicce soffici o irsute creano tavolozze vibranti ed animate da una struttura sotto epidermica o profonda di cui si intuisce la natura venosa, tendinea, muscolare od ossea. In questa situazione i tegumenti animali, percepiti gradualmente e con attenzione, diventano stesure cromatico-compositive che evocano altre superfici : distese di terra riarsa, coltri di soffici piumini, increspature sabbiose, avvallamenti montani, tappeti lanuginosi od anche “pure forme” dal forte impatto percettivo costruite da riccioli e fili di luce, crespe leggere, campiture nette, vibrazioni palpabili. Attraverso tratteggiature filamentose, macchie sfrangiate, ombreggiature cupe e sottilmente sfumate che invadono a tutto campo inquadrature apparentemente bidimensionali e senza direzione, lo sguardo ricerca la forma e il verso di lettura, insinuandosi nella sottile tessitura dei segni e perseguendo attraverso la parcellizzazione morfologica e la trama grafica la struttura globale dell’immagine. Nel contempo, lungo tale percorso si attiva un processo visivo e mentale che dichiara la precisa impostazione gestaltistica della ricerca fotografica nel suo rapporto psicologico e artistico tra l’elemento sensibile e ottico e quello riflesso e nell’effetto spiccatamente dinamico e coinvolgente dell’espressione linguistica. Ogni presenza sollecita così uno sforzo sul piano dell’attenzione e una concentrazione visiva che suscitano un forte senso di attesa e di curiosità in chi sia capace di abbandonarsi allo stimolo sensoriale, al gioco mentale dei rimandi e delle allusioni, all’epidermico piacere visivo e all’esercizio intellettivo della ricostruzione formale.

Rodolfo Mattia Rocca, fotografo emergente nato a Roma nel 1982, si forma a Barcellona presso l’I.D.E.P.
Culturalmente orientato nell’ambito della Psicologia Olistica e Transpersonale della scuola Estel di Barcellona, l’Autore coniuga la percezione visiva con le suggestioni del profondo filtrate attraverso il medium fotografico. Ha già esposto le sue fotografie in numerosi e significativi contesti, in Italia e all'estero.


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