22 settembre 2010


COMUNICATO STAMPA

Edith Dzieduszycka, francese di nascita, vive in Italia da molti anni, dal 1979 è a Roma dove è attiva nel campo dell'arte e della poesia, con numerose mostre personali e collettive in Italia e all'estero, e varie pubblicazioni.
La retrospettiva romana accoglie una trentina di fotocollages su tavole di formato verticale, eseguite dall'autrice negli ultimi anni. Sono parte di un'ampia raccolta speculativa volta alla ricerca del dettaglio, alla rappresentazione della materia banale, negletta, consunta, per estrarne l'anima nascosta, la bellezza discreta e umile.
www.edithdz.com
www.elisirart.blogspot.com

FRAGMENTA
fotocollages di EDITH DZIEDUSZYCKA
Galleria Rilievi . Via della Reginella 1a . Roma
dal 13 al 24 ottobre 2010
vernissage mercoledì 13 ottobre, ore 18,30

Dal catalogo della Mostra: “...L'attenzione al dettaglio fotografato come ingrandimento della visione d'ìnsieme, quello caro alla scuola olandese e alla “Pencil of nature” di Talbot, non è che il primo passo dell'indagine. Nel lavoro qui presentato i materiali che strutturano la realtà apparente, carta plastica metalli legno tessuti, si addensano come objet trouvé di una raccolta della memoria, geometrie segrete si espandono oltre il visibile. La fotografia diviene collage. Il collage diviene fotografia del non apparente. Non imitazione quindi della natura, ma lacerante ricomposizione di un ordine segreto. La “de-composizione” della materia genera immagini astratte, ricche di effetti plastici e luministici. Improvvisamente, oggetti comprensibili all'occhio, platealmente banali, sembrano farsi ermetiche astrazioni di se stessi. La tecnica del collage si pose a inizio Novecento come strumento di un'autentica rivoluzione, cubismo e dadaismo in particolare la utilizzarono per elevare la consapevolezza di frammentarietà. Oggi Edith comprende che il caos materiale è una forza della natura, ma che l'uomo può ancora elaborare creativamente tali incompiute informazioni. Se il mondo è frammentato, non ci resta che attingervi per cogliere ciò che serve a conferirgli una forma vivibile; e tale forma è interpretazione della realtà, mai invenzione, è così che la caotica materialità, esasperata nel dettaglio, si ricompone in un turbine di armonia. L'attenzione alla composizione di masse e colori è magistrale, testimone di una riuscita rinascita. La materia statica è mossa da un soffio di memoria, il metallo delle lamiere ondulate e la luce intensa sullo squarcio di una carta generano vita. Ma l'atmosfera è densa, concentrata. Labili lingue di fuoco si fanno materia tangibile. Le apparenze temporali prendono corpo, si solidificano in una dimensione assoluta del pieno. (…) Non c'è alcuna concessione al caso in questa ricomposizione del mondo. E' uno scavare nei valori formali e cromatici dell'immagine per ri-creare un universo autoriale di concreta astrazione. Dal caos del quotidiano, giungiamo con la manipolazione dell'apparente tangibile ad aleborare un'alchimia di Verità: l'entropia della materia lacerata è rinascita nel mondo nell'astrazione.” e.g. /maggio 2010

19 settembre 2010




COMUNICATO STAMPA

ANGELO PETRUCCI
“L'intervallo ritrovato”
Galleria RILIEVI. via della Reginella 1a . Roma
dal 28 settembre al 12 ottobre 2010


In Mostra a Roma un estratto degli ultimi due anni di produzione di Angelo Petrucci, autore toscano di formazione accademica, che ha fatto di una peculiare indagine intellettuale e umana il motivo coerente di una ricerca artistica pluri-decennale, ma mai uguale a sè stessa; il linguaggio antico della pittura e il tema universale del corpo nello spazio, nella visione di un artista contemporaneo, che non teme la storia e fa della tecnica un tramite.

Dal catalogo della Mostra: “... Il corpo?: è fatto della stessa materia vitale di cui si compone l'universo. Come parte del tutto, è frammento senza volto, senza nome, sottratto all'identità e al tempo che lo hanno prodotto. Il corpo è parte dell'enigma irrisolto che sottende al mistero della vita e che coinvolge parimenti lo spazio che lo compenetra. (…) Res e humana sono presenze imprescindibili nelle opere dell'autore, ma in questa riproposizione di molecole di universalità nulla è concesso al caso: tutto, come in un rebus pronto ad auto-risolversi, ha una precisa ragione di essere in quel luogo, di quel tempo sospeso. (…) Il complesso tema di forze è leggibile in virtù del delicato equilibrio visuale fra dimensioni, distanze, direzioni, curvature, volumi. Ciascun elemento possiede una forma appropriata in relazione a tutte le altre, fissando così un ordine definitivo nel quale tutte le forze componenti si contengono a vicenda, nessuna di esse può imporre alcun mutamento nell'interrelazione. Il gioco di forze si trova in quiete apparente. Ma il corpo rimane l'elemento propulsivo, vitale, che rompe la permanenza, che è motore di cambiamento; in questo senso, è la chiave di volta di queste composizioni. (…) Il corpo di Petrucci è sintetizzato, generato dall'espressività gestuale ed emozionale di sè stesso. E' tridimensione dipinta, vitale sensualità potenziata dalla memoria, che sublima il reale, lo rende simbolico. Il corpo, dunque, come forma simbolica, richiede una conoscenza che implica volontario avvicinamento, ricerca perseguita, lenta penetrazione: è quella praticata dall'autore, è quella reiterata ad ogni rinnovato sguardo dello spettatore. (…) Guardando all'intera produzione di Petrucci, colpisce la coerenza della ricerca, anzi i processi paiono chiarirsi e raffinarsi nel tempo. Accanto ad un procedere dalla semplicità alla complessità dello studio, si ha un procedere dalla confusione verso l'ordine nella consapevolezza dell'indagine. (…) I dipinti di Petrucci sono raffigurazioni di enigmi da decifrare, restituiscono la presa di coscienza di una visione d'insieme del realtà, che presuppone il dettaglio, nel contesto metamorfico del presente; ci svelano la cocente contemporaneità di un osservatore che ha colto l'unità di misura entropica del mondo ed insieme la sua imperscrutabile soluzione...” / e.g. luglio 2010

17 settembre 2010

ELISIRart presenta

STEFANO IOANNUCCI PHOTOGRAPHER

Galleria Rilievi . via della Reginella 1a . Roma

dal 13 al 27 settembre 2010