20 marzo 2011

Chiostro degli Agostiniani, Piazza del Popolo, Roma

tel. 388.9419535


“METAMORPHOSIS / elogio della trasformazione”

Collettiva di Arti visive


Opening venerdì 1 aprile, ore 18.00


01.04.2011 / 16.04.2011


Abstract

La Mostra è un breve e avventuroso viaggio tra i risvolti di metamorfosi percettive messe in atto da 25 Autori contemporanei e determinate da trasformazioni aperte di forme e contenuti.


Orario apertura 10,00 - 19,00


Ingresso libero


Contatti

elisirart.blogspot.com



Catalogo disponibile in Mostra, a cura di ELISIRart, pp. 75, euro 10.


Curatori

Elisa Govi, Maurizio Lamorgese


Artisti

Fernanda Andrea Cabello, Caterina Arcuri, Fabio Massimo Bassan, Francesca Bertolini, Mary Ellen Brown, Massimiliano Camellini, Paolo Camiz, Olimpia Carimini, Francesco Ciavarella, Roberta Demeglio, Giulio De Mitri, Edith Dzieduszycka, Maurizio Lamorgese, Franca Lanni, Daniela Leghissa, Ronnj Medini, Lamberto Melina, Beatrice Palazzetti, Armando Pelliccioni, Renata Petti, Fabio Refosco, Paolo Rossetto, Marco Severini, Sergio Trevisan, Barbara Vistarini


Nota di presentazione

“Qui si celebra la trasformazione. In quale anfratto delle nostre coscienze deterministiche si è nascosta la farfalla delle meraviglie? Pensiamo di saperlo, la metamorfosi è il silenzioso motore dell'esistenza, I pensieri, le parole, le azioni lavorano come agenti del divenire... La metamorfosi è la traiettoria dell'arte, con la scia prima e dopo di lei. il pensiero dell'artista prende forma, cambia di stato, si tras-forma in una creazione attrice di se stessa, la cui materia costitutiva – anche virtuale – porta in calce la firma del tempo. Il punto apposto dall'autore non è la fine dell'opera! E se la trasformazione diventa il tratto tipico del suo dna, il lavoro si fa specchio di ciò che lo ha determinato: la metamorfosi, messa in atto, può essere colta di sorpresa, carpita; poiché ne esiste una sincronica, dei differenti occhi, una diacronica, del tempo, ed una talvolta protagonista dell'opera stessa. Sono tre facce del medesimo diamante metamorfico. Ogni segno e gesto lanciati nel mondo non sono né statici né definitivi, il loro significato, e stato, si impregnano degli sguardi e pensieri che li hanno attraversati. Anche la conoscenza della realtà contempla la dinamica dello scorrere, la stasi rarefatta del divenuto è utile al sapere delle macchine. Allora l'arte, nel lasciare libero il guinzaglio che separa formante e forma si fa strumento di conoscenza, vero! L'artista in veste di ricercatore indaga così i lineamenti dei fenomeni del suo tempo e del tempo perenne, non come ci è dato vederli, ma come potrebbero essere, come sono. La conoscenza aperta e in movimento, che l'arte ci insegna, accompagna all'essenza del reale, all'immutabile nell'eterno mutare...e quando sono gli artisti stessi a testimoniare visibilmente la trasformazione, a raccontarla a modo loro, è il caso di dedicarle attenzione! L'Evento “METAMORPHOSIS” accolto nel magnifico contesto del Chiostro degli Agostiniani di PIAZZA DEL POPOLO a Roma si propone come occasione di dibattito sulle forze che operano nella produzione del divenire naturale delle cose, in una visione in cui Arte, Filosofia, Scienza e Spiritualità si possono e si devono dinamicamente integrare. Perché se è vero che niente è statico, il modo in cui le cose cambiano dipende da noi. Oppure no? Qui si celebra la trasformazione.” e.g.